Se stai leggendo questo articolo è chiaro che hai qualche problema o vuoi chiarire qualche dubbio in merito alle buste paga. Cercheremo di darti più spiegazioni possibili in modo tale che possa trovare la tua risposta su come recuperare buste paga.
Sei un dipendente pubblico e vuoi visualizzare i tuoi cedolini? Molto probabilmente l’ente per cui lavori ha aderito a NoiPA, un servizio messo a disposizione dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi (DAG) facente capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Potrai accedere al portale da questo link Accedi a NoiPA tramite credenziali NoiPA, SPID, CNS, o CIE ed all’interno potrai trovare tutti i tuoi cedolini.
Sei un dipendente privato ed hai smarrito alcuni cedolini che vorresti richiede al datore di lavoro? In questo caso ti basterà fare richiesta formale, magari anche scritta in modo tale da lasciare una traccia, di un duplicato del cedolino che hai smarrito all’ufficio del personale, o al datore di lavoro.
La tua azienda è tenuta ad archiviare con cura tutte le buste paga consegnate ai lavoratori, non avranno certo problemi a rintracciare la busta paga che ti occorre e farne un duplicato.
Sei un dipendente privato e la tua azienda utilizza Docker per la gestione del personale? E’ ancora più semplice perchè ti basterà accedere in Docker da questo link oppure, nel caso avessi hai smarrito le credenziali, richiedi nuove credenziali da questo link. Una volta entrato troverai tutti i tuoi cedolini da quando l’azienda ha attivato Docker nell’apposita sezione.
Obblighi del datore di lavoro sulle buste paga
Iniziamo con il dire che l’aspetto retributivo è probabilmente il primo degli obblighi del datore di lavoro e, con la LEGGE n.4 del 5 gennaio 1953, si obbliga il datore di lavoro di consegnare ai dipendenti un prospetto di paga in cui devono essere indicati:
- il nome e cognome del lavoratore;
- la qualifica professionale del lavoratore;
- il periodo cui la retribuzione si riferisce;
- gli eventuali assegni familiari e tutti gli altri elementi che compongono la retribuzione;
- i ratei di ferie e permessi maturati;
- le trattenute alla sua retribuzione;
In che modo mi deve essere consegnata la busta paga?
Ad oggi il più classico ed utilizzato dei metodi è sicuramente quello cartaceo sottoscritto per accettazione da parte del lavoratore.
Come però chiarito anche dal Ministero del Lavoro con l’interpello 1/2008, il datore di lavoro può anche inviare le buste paga a mezzo e-mail, non necessariamente PEC.
Bisogna però ammettere che il metodo della mail non è tra i più convenienti a livello di praticità e sicurezza, perché oggi siamo consapevoli di quanto sia vulnerabile una casella di posta elettronica e, da tenere in considerazione soprattutto per quanto riguarda il datore di lavoro, il metodo della posta elettronica nasconde delle possibili insidie in caso di verifica ispettiva.
Il datore di lavoro infatti è obbligato a dimostrare, in caso di verifica da parte degli organi di vigilanza, l’avvenuta consegna del cedolino al lavoratore, e come è facile da immaginare, con la posta elettronica non è un’operazione così scontata come può sembrare.
Fortunatamente però il Ministero del Lavoro ci è venuto incontro un’altra volta, e con l’interpello 13/2012 ha ufficializzato anche la possibilità di consegna tramite pubblicazione su una piattaforma accessibile tramite username e password.
Proprio sulla base di questo interpello è nato Docker. Con Docker le aziende partendo dal semplice upload di un file contenente tutte le buste paga dell’azienda del mese corrente, è in grado di avviare un processo completamente automatizzato che fa tutto il lavoro di consegna dei cedolini senza il minimo errore:
- Divide ogni busta paga all’interno del file;
- Con la sua intelligenza artificiale individua il nominativo all’interno del documento;
- Archivia la busta paga nella cartella del lavoratore;
- Notifica al lavoratore la presenza di una nuova busta paga nella sua cartella;
una volta che il dipendente accede per vedere il suo documento, registra l’operazione e la salva per eventuali verifiche da parte degli organi di vigilanza. Semplice no?
Distribuisci le buste paga automaticamente con Docker.
Quanto tempo ha il datore di lavoro per darti la busta paga?
A questa domanda purtroppo non c’è una risposta chiara e precisa. La LEGGE n.4 del 5 gennaio 1953, che abbiamo citato sopra, infatti dice testualmente “E’ fatto obbligo ai datori di lavoro di consegnare, all’atto della corresponsione della retribuzione” senza però parlare chiaramente di tempistiche.
Possiamo solo dire che di certo c’è solo il fatto che la consegna della busta paga deve essere contestuale alla consegna della retribuzione, diciamo più semplicemente i cedolini sono considerati al pari di una ricevuta.
Cosa fare in mancanza di consegna della busta paga?
Il primo consiglio che ci sentiamo sempre di dare in questi casi è quello di parlare con il datore di lavoro, perchè con il dialogo spesso si risolve sempre tutto.
Perché quando abbiamo parlato di obblighi del datore di lavoro abbiamo naturalmente detto che l’aspetto retributivo, e la consegna della busta paga è sicuramente uno di questi, è il primo degli obblighi, ma in questo periodo di crisi, sicuramente, per ogni datore di lavoro disonesto ce ne sono molti di più in serie difficoltà.
Nel caso in cui il dialogo non abbia portato risultati, e ritieni che ci siano gli estremi per un’azione più dura, il passo successivo è quello sicuramente di cercare di intervenire con l’assistenza di un sindacato o di un avvocato specializzato in diritto del lavoro e, dopo aver fatto tutte le valutazioni del caso sui cedolini non consegnati, avrai gli strumenti giusti per far valere i tuoi diritti.
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[…] abbiamo potuto vedere in questo articolo, in cui si illustrava come recuperare buste paga non consegnate, la LEGGE n.4 del 5 gennaio 1953 determina che il datore di lavoro ha come obbligo nei […]
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