
I Dpi anticaduta sono tutti quei dispositivi di protezione individuale indispensabili per la protezione di lavoratori che effettuano attività in quota.
Rientrano tra i DPI anticaduta tutti quei dispositivi di protezione individuale di terza categoria e, come abbiamo visto in un articolo dedicato, per tale motivo si tratta di tutti i dispositivi tecnicamente più complessi, perché in grado di proteggere l’utilizzatore dai rischi più gravi come morte o lesioni irreversibili.
I dispositivi di protezione individuale dpi si suddividono in tre categorie in base alla gravità del rischio che devono affrontare e, rientrando nella terza categoria dedicata ai rischi più gravi, i DPI anticaduta per essere commercializzati devono essere certificati e testati da un organismo di controllo.
Come abbiamo visto nell’articolo dedicato ai dispositivi di protezione individuale dpi si suddividono in tre categorie distinte, ed è necessario per il datore di lavoro, affinché assolva ai suoi obblighi, deve formalizzare l’avvenuta consegna al lavoratore con un apposito verbale consegna dispositivi di protezione individuale.
Cosa sono i dpi anticaduta
I DPI anticaduta sono tutti quei sistemi complessi anticaduta, classificati come dispositivi di protezione individuale di terza categoria che, legando il lavoratore ad una superficie stabile, prevengono il rischio di cadute dall’alto (categorie dpi). Un sistema anticaduta è composto da:
- Imbracatura
- Cordini e funi
- Connettori
- Punti di ancoraggio
- Assorbitori di energia
- Dispositivi anticaduta retrattili
Quali sono?
L’imbracatura anticaduta è la parte del sistema anticaduta indossata dall’utilizzatore, la quale ne impedisce la caduta tramite arresto e/o sostegno in sospensione. Quando le attività vengono eseguite in quote superiori ai 5 metri di altezza, la norma prevede che l’imbracatura deve essere composta da bretelle e cosciali.
Grazie alla sua struttura l’imbracatura deve essere in grado di sorreggere il lavoratore in caso di caduta, scaricando il peso uniformemente su tutto il corpo in modo tale da evitare danni alla schiena dovuti dallo strattonamento dell’arresto.
Tra l’imbracatura ed i punti di ancoraggio esterni vi sono i cordini che, grazie alla particolare resistenza ed alla possibilità di scegliere il materiale in base al tipo di utilizzo, fanno il lavoro più duro in caso di caduta. Tra i materiali più utilizzati per i cordini vi sono: fune metallica, cinghia, o corda di fibra sintetica.
Ad assicurare l’imbracatura ai cordini vi sono i connettori, comunemente chiamati moschettoni che, grazie ad un sistema di blocco, garantiscono la massima sicurezza in caso di caduta ed un ottimo comfort del lavoratore grazie alla loro forma arrotondata.
I punti di ancoraggio sono i cardini su cui si fissa tutto il sistema anticaduta. I punti di ancoraggio possono essere di due categorie principali: fissi e mobili. Un punto fisso può essere ad esempio una parte di una struttura edilizia, non è considerato DPI e quindi non è prevista marcatura CE, ma deve garantire una capacità di resistenza di circa 1000 Kg. Un punto di ancoraggio mobile invece è un dispositivo di protezione individuale soggetto a marcatura CE.
I punti di ancoraggio si suddividono in ulteriori 5 classi suddivise tra loro in lettere, dove:
- A – ancoraggi strutturali a sua volta suddivisa in A1 (ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate) ed A2 (ancoraggi strutturali progettati per essere fissati su tetti inclinati);
- B – ancoraggi provvisori portatili come travi trasversali, treppiedi e ancoraggi mobili per travi in acciaio;
- C – dispositivi che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali per non più di 15°;
- D – rotaie di ancoraggio rigide orizzontali;
- E – ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici orizzontali;
Il dissipatore è il dispositivo di protezione individuale utile a disperdere l’energia cinetica che si accumula in fase di caduta e si scarica sul corpo durante l’arresto. Possiamo pensare al dissipatore come ad un freno che rallenta la caduta prima di arrestarla completamente, evitando in questo modo il contraccolpo a cui sarebbe sottoposto il corpo.
L’arrotolatore o dispositivo anticaduta retrattile è uno strumento per sostenere il corpo in caso di caduta. E’ un dispositivo di protezione individuale che va attentamente selezionato in base alle altezze in cui si lavora e, soprattutto, in base al peso dell’operatore.
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Formazione sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale anticaduta
I dispositivi di protezione individuale di terza categoria anticaduta sono tra i sistemi più complessi per la protezione dei lavoratori, e per questo motivo, a differenza dei dispositivi più semplici come guanti protettivi, considerando ad esempio solo l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale anticaduta, è richiesta esperienza ed una formazione specifica.
La formazione per il lavori in quota, ha una durata di 8 ore ed una validità di 5 anni, al termine della quale è necessario un corso di aggiornamento di 4 ore.
I corsi di formazione per il lavori in quota prevedono sessioni teoriche e pratiche, in cui si approfondisce l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale anticaduta.
Con Docker potrai facilitare questi adempimenti grazie alla possibilità di archiviare gli attestati ed impostare le scadenze per i piani formativi dei tuoi lavoratori.
Qual è il periodo massimo per effettuare la revisione DPI anticaduta?
La revisione DPI anticaduta, come specificato nella norma UNI EN 365, deve essere effettuata almeno ogni 12 mesi. La norma prevede che l’ispezione periodica sia effettuata da personale competente, nel pieno rispetto delle procedure di ispezione del fabbricante, riportate sul manuale fornito insieme al DPI.
Tuttavia Il lavoratore è tenuto ad ispezionare i DPI anticaduta prima di ogni utilizzo, con il fine di individuare difetti o guasti. Naturalmente i componenti non idonei vanno riparati o sostituiti.
Quando devono essere sostituiti i DPI?
La revisione DPI anticaduta periodica aiuta a comprendere l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale e, nel caso questi non siano più idonei ad eseguire il loro lavoro di protezione, vanno sostituiti.
Ricordiamo inoltre che l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale deve essere sempre affiancato alla consultazione del manuale del dispositivo stesso. Sul manuale infatti saranno riportate le specifiche del costruttore relativamente a modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, manutenzione, e sostituzione nonché l’eventuale scadenza.
E’ obbligo del datore di lavoro garantire la sicurezza dei lavoratori anche tramite la conservazione dei manuali di uso, la manutenzione dei DPI, e l’assolvimento delle relative scadenze. Docker facilita tutte queste attività grazie alla possibilità di archiviare tutti i manuali ed i report di revisione DPI anticaduta.
Grazie alle scadenze Docker ti consente anche di monitorare le scadenze dei DPI, della formazione dei lavoratori e delle revisioni periodiche.
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