Durante i festeggiamenti del primo maggio, la festa nazionale dei lavoratori, il governo ha annunciato il taglio cuneo fiscale introdotto con il DL Lavoro 2023. Se vuoi sapere cos’è il cuneo fiscale, in cosa consiste e a quanto ammontano gli aumenti in busta paga? In questo articolo trovi tutte le risposte.
Tasse busta paga: che cosa è il cuneo fiscale?
Il cuneo fiscale è la somma delle imposte dirette, imposte indirette e contributi previdenziali, che nel complesso vanno a gravare sul costo del lavoro. L’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) definisce il cuneo fiscale come il rapporto tra le tasse pagate dal lavoratore ed il costo totale sostenuto dal datore di lavoro, esprimendo tale valore come una percentuale.
Secondo dati statistici dell’OCSE denominati Taxing wages 2022 risalenti a dati del 2021 e riguardanti i 36 paesi che ne fanno parte, il cuneo fiscale incide mediamente circa il 34,6% con differenze però rilevanti tra la testa e la coda di questa classifica. Il cuneo fiscale infatti ammonta al 52,6% in Belgio, che guida questa classifica, al 7% del Cile che rappresenta il paese OCSE con il Cuneo Fiscale più basso.
Ed in Italia a quanto ammonta il cuneo fiscale? Nel nostro paese, secondo l’OCSE, il cuneo fiscale in Italia ammonta al 46,5% portando il nostro paese tra quinto nella classifica OCSE dietro a Belgio, Germania, Austria e Francia. Interessante notare che la coda della classifica, dove troviamo i Paesi con il cuneo fiscale più basso non sia riservato solo a paesi con economie più deboli, ma possiamo trovare ad esempio Svizzera, Canada, Regno Unito e Stati Uniti.
Ma perché è importante conoscere il cuneo fiscale? E’ importante conoscere questo indicatore perché è un fattore che influenza direttamente sull’occupazione e sulla competitività delle imprese. Facciamo un esempio pratico: nel caso in cui le tasse siano troppo alte i datori di lavoro potrebbero avere difficoltà ad assumere nuovi dipendenti e, allo stesso tempo, i lavoratori avrebbero molta più difficoltà a collocarsi nel mondo del lavoro.
La sfida di ogni paese è quella di alimentare il mondo del lavoro con incentivi volti ad abbassare il cuneo fiscale attraverso politiche fiscali mirate: sono esempi pratici gli sgravi fiscali per le imprese che assumono nuovi lavoratori o riduzioni delle aliquote fiscali per i lavoratori con redditi bassi.
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Taglio cuneo fiscale in busta paga di cosa si tratta come funziona
Con il DECRETO-LEGGE 4 maggio 2023, n. 48 il governo ha approvato una serie di interventi mirati ad introdurre una sforbiciata ai contributi in busta paga per portare dei vantaggi concreti ai lavoratori. Questa manovra non è da confondere con il taglio cuneo fiscale Gennaio Giugno 2023 approvato con la Manovra di bilancio 2023 pubblicata in Gazzetta Ufficiale con la LEGGE 29 dicembre 2022, n. 197.
Taglio cuneo fiscale Gennaio a Giugno 2023
Per il periodo Gennaio Giugno 2023 la legge di bilancio ha introdotto un taglio del 2% sulla busta paga per redditi fino a 35.000 euro, a questo taglio si va a sommare un taglio ulteriore punto percentuale per le categorie più fragili con un reddito inferiore ai 25.000 euro. Riepilogando, questi provvedimenti saranno attivi fino al 30 Giugno 2023 ed avranno i seguenti effetti in busta paga:
- redditi fino a 25.000 euro taglio cuneo fiscale del 3%
- redditi compresi tra i 25.000 ed i 35.000 euro avranno un taglio cuneo fiscale del 2%
Taglio cuneo fiscale Luglio 2023
Dal primo Luglio con il Decreto Lavoro il Governo ha approvato un’ulteriore riduzione del taglio fiscale con durata limitata a tutta la seconda parte dell’anno. La nuova riduzione del cuneo fiscale va dal 6% al 7% sulla busta paga e, come per il taglio Gennaio Giugno, sarà applicato in base al reddito del lavoratore:
- redditi fino a 25.000 euro taglio cuneo fiscale del 7%
- redditi compresi tra i 25.000 ed i 35.000 euro avranno un taglio cuneo fiscale del 6%
Ma le novità non finiscono qui: l’articolo 39 del provvedimento stabilisce infatti che per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore sarà incrementato di 4 punti percentuali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, senza ulteriori effetti sulla tredicesima. È importante precisare che l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche rimane ferma.
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Aumento busta paga: quanto incide il taglio cuneo fiscale?
Finora tutte queste percentuali sono sembrate interessanti ai più, ma concretamente, quanto aumenta la busta paga? Per gli stipendi fino a 25mila euro si stima un aumento in busta paga di circa 70-80 euro mensili, mentre per stipendi compresi tra i 25.000 ed i 35.000 euro annui l’aumento in busta paga determinato dal cuneo fiscale ammonta a circa 90-100 euro mensili.
Le coperture finanziarie sono però l’unico problema ancora da affrontare. Infatti, la ripetizione della misura nel 2024 costerebbe tra i 12 e i 13 miliardi di euro. In ogni caso, per il momento, il taglio del cuneo fiscale rappresenta una boccata d’aria per molti lavoratori italiani e un segnale positivo per l’economia del paese.
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